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Emilia-Romagna: un migliaio di sfollati per il maltempo

Fiumi esondati nelle province di Ravenna e Bologna, due dispersi. Sospesi treni e chiuse le scuole. Le aree colpite si stavano ancora riprendendo dalle alluvioni del maggio 2023

  • Ieri, 11:58
  • Ieri, 18:13

RG 12.30 del 19.09.2024 La corrispondenza di Anna Valenti

RSI Info 19.09.2024, 12:42

  • Keystone
Di: Agenzie/RSI INFO

Circa un migliaio di persone - fra cui circa 800 nel solo Ravennate - sono state costrette a lasciare le loro case in Emilia-Romagna a causa delle piogge che hanno colpito la regione durante la notte, provocando gravi inondazioni. I fiumi Lamone, Marzeno e Senio sono straripati, causando allagamenti nelle province di Ravenna e Bologna, sommergendo strade e abitazioni, per esempio a Faenza. A Bagnacavallo, dove era stato dato un ordine di evacuazione, due persone sarebbero disperse in seguito al crollo del tetto su cui si erano rifugiate.

Il maltempo colpisce l'Italia

Telegiornale 19.09.2024, 12:30

La protezione civile si è attivata immediatamente, e la preparazione della popolazione, unita alla diffusione di comportamenti di prevenzione, ha contribuito a rendere più efficaci gli interventi di soccorso. Le autorità hanno deciso di sospendere i collegamenti ferroviari tra diverse località, tra cui Forlì e Faenza, Ravenna e Ferrara, a causa del rischio di ulteriori esondazioni. Anche le scuole sono rimaste chiuse nelle aree colpite, con un invito ai residenti a limitare gli spostamenti e a lavorare da casa, quando possibile.

L’acqua caduta in 48 ore ha superato , in alcuni casi, i 350 millimetri, con picchi massimi nella zona tra Ravenna e Brisighella. La tempesta che ha colpito la regione è Boris, che dalla settimana scorsa ha provocato venti e precipitazioni eccezionali nell’Europa orientale, causando 24 morti fra Repubblica Ceca, Polonia, Austria e Romania.

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La protezione civile e i vigili del fuoco sono impegnati senza sosta nelle operazioni di soccorso

  • Keystone

La situazione più preoccupante riguarda non solo l’Emilia-Romagna, ma anche l’Appennino e le Marche. Ad Ancona, il torrente Aspio è esondato, causando la chiusura di intere zone della città e molte strade, mentre le frazioni di Paterno e Montesicuro sono rimaste isolate a causa di frane.

Ritorno della paura in una regione già colpita

Per la popolazione della Romagna, è un ritorno alla paura: la zona di Faenza e altre aree stavano infatti ancora cercando di riprendersi dalle terribili alluvioni del maggio 2023, che causarono 17 morti e danni per oltre 8,5 miliardi di euro. Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha raccontato in un’intervista come la notte sia stata drammatica, con il fiume che ha raggiunto livelli pericolosamente vicini al limite massimo. Tuttavia, grazie ai lavori di messa in sicurezza eseguiti dopo le alluvioni dello scorso anno, si è riusciti a evitare una nuova esondazione nel centro della città.

Anche Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, ha definito la situazione “devastante”, sottolineando come le piogge abbiano colpito in modo particolare le colline dell’Appennino, con fiumi e torrenti che si sono riversati nelle pianure sottostanti. Le frane nell’Appennino romagnolo sono fonte di grande preoccupazione, specialmente a Modigliana e in altre località montane.

La protezione civile e i vigili del fuoco sono impegnati senza sosta nelle operazioni di soccorso, avendo già effettuato oltre 500 interventi. In alcuni casi, è stato necessario l’uso di elicotteri per evacuare le persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni sommerse dall’acqua. La situazione resta critica e in continua evoluzione, con il rischio di nuove piene nei prossimi giorni.

Il maltempo colpisce l'Europa

Telegiornale 16.09.2024, 12:30

Notiziario

Notiziario 19.09.2024, 10:00

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